Gli arrosticini abruzzesi rappresentano, attualmente, il prodotto tipico della regione più venduto online e spedito in Italia e all’estero. 

Tanti sono i negozi online specializzati che spediscono arrosticini in serie e arrosticini artigianali e spesso sorge il dubbio sul processo di spedizione di una carne così particolare.

Molti negozi pubblicizzano i loro arrosticini come “freschissimi” e di “qualità”, tuttavia, spesso il gusto e la consistenza della carne sono diversi dai tradizionali arrosticini. Questo può accadere per diverse cause, le principali sono il confezionamento e la conservazione della carne.

Processo di spedizione degli arrosticini 

Gli arrosticini si realizzano attualmente con diverse tipologie di carne: la tradizionale carne ovina, pollo oppure maiale.

Il confezionamento per la vendita online di arrosticini abruzzesi, può essere svolto in due modi: 

  • Con le vaschette in atmosfera protettiva; 
  • Con il cartoncino salvaspazio.

Il tipo di confezionamento fa variare i giorni di scadenza, indicati nella scheda prodotto presente nel pacco spedito. 

Le vaschette sono imballate con materiale refrigerante, inscatolate e inserite successivamente in un altro imballaggio esterno;

È estremamente importante durante il processo di confezionamento, evitare il contatto tra gli arrosticini e materiali esterni alla confezione. I componenti di imballaggio, inoltre, devono essere certificati e a norma di legge.

Lavorazione degli arrosticini in serie

Esistono diverse tipologie di arrosticini in produzione, realizzati con carni differenti che necessitano di tempistiche di lavorazione diverse. Ad esempio: gli arrosticini tradizionali sono prodotti ogni giorno e possono essere spediti subito dopo la lavorazione, mentre gli arrosticini di fegato e di salsicce necessitano di una lavorazione più lunga che dura all’incirca 1 giorno.

Gli arrosticini, solitamente, sono venduti in serie da 50, 100 e 150. 

Arrosticini abruzzesi: quali sono le origini

Gli arrosticini sono l’espressione culinaria della pastorizia stanziale abruzzese, da sempre oggetti di discussione per la loro cottura e per l’antica leggenda riguardo la loro origine. 

La leggenda abruzzese narra che gli arrosticini furono inventati da due pastori del Voltigno, intorno al 1930, durante i lunghi pascoli nell’area montuosa compresa tra Villa Celiera, Civitella Casanova e Carpineto.

I due pastori decisero di utilizzare ciò che restava della carne di castrato per realizzare gli arrosticini e tagliarono la carne di pecora vecchia in piccoli pezzi, utilizzando tutte le parti commestibili dell’animale. I piccoli pezzetti di carne furono mescolati con dei pezzi di grasso e infilzati nei bastoncini di legno presi sulla riva del lago di Pescara. 

Secondo la leggenda, i pastori utilizzavano anche le carni situate vicino le ossa degli animali ed era molto facile trovare dei pezzetti di ossa negli arrosticini. 

Gli arrosticini venivano cotti alla brace, utilizzando una grondaia come braciere. Questo metodo di rendere appetibile anche i tagli di carne meno pregiati, si diffuse inizialmente in tutta la provincia di Pescara e, successivamente, in tutta la regione.

Oggi, gli arrosticini sono prodotti in serie e artigianalmente, si utilizza principalmente la carne ovina ma è possibile acquistare anche arrosticini di pollo, di agnello o di montone castrato. Il gusto di questi arrosticini cambia totalmente dagli originali ma il metodo di cottura resta invariato.

arrosticini