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Ustica, cosa fare e cosa mangiare

Ustica è molto più graziosa di quanto appaia dalle cartoline illustrate […]: è una cittadina di tipo saraceno, pittoresca e piena di colore.”: così Antonio Gramsci descriveva Ustica, una piccola e straordinaria isola nel Tirreno, famosa per la sua Area Marina Protetta e per la sua natura selvaggia e incontaminata: promontori, grotte, calette, panorami mozzafiato e un fantastico mare azzurro. E ovviamente un’ottima cucina mediterranea 🙂

Da brava palermitana, ho pensato di rendere omaggio a quest’isola che si trova a 67 km da Palermo, raccontandovi il mio viaggio e i miei consigli su cosa fare e cosa mangiare a Ustica, per tutti quelli che vorranno farvi un salto e godersi un po’ di mare e buon cibo.

Per raggiungere Ustica, vi basterà acquistare i biglietti del traghetto o dell’aliscafo in partenza da Palermo. Io ho preso l’aliscafo sia all’andata che al ritorno, spendendo circa 25€ a tratta e impiegando 1h e 30 minuti per arrivare. Fattibilissimo.

Una volta arrivati, vi consiglio di affittare un’auto o un motorino per girare l’isola in tutta libertà, ma è anche vero che vi sono tantissimi pullman pronti a portarvi dove desiderate a bassissimo costo (solitamente 1,50€ a corsa). Li trovate parcheggiati al porto; chiedete il numero di telefono ai conducenti, così potrete contattarli quando ne avrete bisogno.

Per apprezzare al meglio “l’isola di Circe” – così chiamata perché, secondo la tradizione popolare, si riteneva fosse la dimora della maga Circe – dovete assolutamente prenotare un giro in barca con Giannuzzo e Vituzzo, che con 20€ a persona vi porteranno a scoprire via mare i posti più belli di Ustica, dalla grotta azzura, con il suo mare blu che più blu non si può (fare il bagno lì dentro è un’esperienza mistica!), fino al passo della Madonna. Passerete anche dai Faraglioni e vicino allo Scoglio del Medico, così chiamato perché, secondo leggenda, un re saraceno vi lasciò morire di fame il medico che non riuscì a guarire sua figlia. Storia triste, ma allo stesso tempo affascinante.Questi sono soltanto alcuni dei luoghi che visiterete, ma in due ore e mezza di tour ripercorrerete l’intera isola e farete il bagno nelle acque più azzurre. Non dimenticatevi di portare con voi la maschera! La vista sott’acqua è uno spettacolo… Ci sarà un motivo se Ustica è chiamata “la capitale dei sub“, no? 🙂 Il Diving è, infatti, una delle attività principali dell’isola, quindi, se siete appassionati, Ustica deve essere per forza una delle vostre prossime mete.

Una nota importante per chi volesse recarsi sull’isola con i bambini: a Ustica non vi sono spiagge con la sabbia, ma soltanto una piccola piattaforma con lettini e ombrelloni vicino Spalmatore; per il resto, è tutto scogli.
A proposito di Spalmatore, da quelle parti troverete la Torre dello Spalmatore – costruita nel 1973 dai Borboni come torre di avvistamento e difesa contro le incursioni dei pirati – e il famoso Faro di Punta Cavazzi.Nella parte sud dell’isola, a ridosso di Cala S. Maria, sorge il paese, piccolino ma delizioso, con la sua strada principale che ospita vari locali e le sue stradine secondarie lastricate in pietra grezza. In una di queste, troverete Maria Cristina, famosa per le sue conserve e confetture realizzate secondo la tradizione usticese. Passate a trovarla e fate rifornimento!Visto che vi trovate da quelle parti, visitate la Parrocchia S. Ferdinando Re, la chiesa che si trova nel centro del paese.Riguardo a cosa mangiare, a Ustica predomina la cucina mediterranea, quindi sbizzarritevi con piatti a base di pesce – pasta con il pesce spada, spaghetti con lo scorfano, polpette di pesce, giusto per fare qualche esempio – e piatti tipici realizzati con i prodotti della terra, come la caponata di melanzane, la parmigiana di melanzane e la zuppa di lenticchie, da provare almeno una volta, considerando che le lenticchie di Ustica sono presidio Slow Food.
Vi consiglio di mangiare da Carrubba, delizioso e piccolo ristorante dietro la chiesa del paese, e al RED, il locale più cool dell’isola, con vista sul faro, un tramonto spettacolare e un’ottima cucina locale. In entrambi i posti, è meglio prenotare prima, soprattutto se ci andate in alta stagione.

Altri luoghi in cui mangiare a Ustica: il Carpe Diem, se volete fare un pranzo leggero a base di panini (buoni) e insalate; Rosso di Sera, se volete mangiare a base di pesce. E poiché siamo in Sicilia, nella vostra lista di cibi da provare devono esserci le tipiche brioche “col tuppo”, gustate insieme a gelati o granite. Per questo, andate da Sabrina, in una traversa della strada principale.

Spero tanto che vi sia venuta voglia di visitare questa perla siciliana in mezzo al mar Tirreno. Se ci andrete, fatemi sapere le vostre impressioni. Se ci siete già stati e ho dimenticato qualcosa, scrivetemelo nei commenti.

Una vasata e alla prossima meta! 🙂