Meno di una settimana fa sono tornata dalla mia vacanza in Umbria, un tour di 7 giorni alla scoperta del “cuore verde d’Italia”, una regione famosa per le sue colline, i suoi boschi e la sua cucina, che la rendono una meta di viaggio affascinante.

Durante il mio viaggio in Umbria ho visitato diverse cittadine dallo stampo medievale, una più bella dell’altra, che vi illustro di seguito per un tour in Umbria indimenticabile.

Sapevo che questa regione mi avrebbe riservato grandi sorprese, e infatti già dalla prima destinazione non sono rimasta delusa. Ecco il mio itinerario di viaggio, percorso rigorosamente on the road.

Giorno 1: ORVIETO

Dopo aver preso la nave Palermo-Napoli e aver percorso circa 3 ore in auto, sono arrivata a Orvieto, una bellissima e caratteristica cittadina nel sud dell’Umbria, famosa per il suo splendido Duomo “a righe”. La struttura si erge in tutta la sua imponenza in una bella piazza, e cambia colore a seconda delle ore del giorno. Io l’ho vista sia di giorno che di sera, e devo dirvi che i colori che assume al tramonto sono qualcosa di incredibile.

Perdetevi per le stradine di Orvieto, con i loro sampietrini tipici di una città medievale e le loro costruzioni in pietra. Curiosate nei negozi che si districano tra via Cavour e via del Duomo, due delle vie principali, magari acquistando prodotti tipici a base di tartufo: olio, pesto, sughi, biscotti e il famoso amaro “Orvietan“, presso l’omonimo locale.

Visto che siamo nella patria del tartufo nero, ho scelto un pranzo interamente a base di questo meraviglioso prodotto: bruschette al tartufo e spaghetti al tartufo presso il ristorante Febo, un carinissimo locale nel centro storico di Orvieto, con personale gentilissimo e piatti da leccarsi i baffi. Questi rientravano nei piatti del giorno, perché, guardando il menu, solitamente il ristorante prepara piatti non proprio tipici, tra cui primi, insalate e hamburger. Pertanto, date una sbirciata ai piatti del giorno prima di sedervi, per verificare che ci siano piatti umbri di vostro gradimento.

Durante questo pranzo, mi sono completamente ricreduta sul tartufo, che in passato non mi aveva lasciato piacevoli sensazioni (forse non l’ho mangiato nel posto giusto).

Che dire… È stato un pranzo fantastico. Le bruschette avevano un gusto intenso e saporito, mentre gli spaghetti erano cremosissimi. Approvato!

Per un piatto di bruschette (ce ne erano tre), due piatti di spaghetti al tartufo, un calice di vino, acqua e due caffè, io e il mio compagno abbiamo pagato 59€. Prezzo nella media, considerando che il tartufo è un ingrediente costoso.

Continuando con l’esplorazione di Orvieto, visitate la Torre del Moro e prenotate un biglietto per Orvieto Underground, alla scoperta dei sotterranei di Orvieto, un dedalo di grotte nascoste nella rupe. Purtroppo e a malincuore, io non sono riuscita a farlo perché i biglietti erano esauriti. Vi consiglio quindi di prenotare il biglietto prima, così da essere sicuri di fare il tour. A me è spiaciuto tanto non farlo, perché so che è bellissimo.

Visitate anche Piazza del Popolo, il Belvedere e la parte medievale della città. Un giorno può essere sufficiente per guardare Orvieto, se vi organizzate bene in anticipo con i biglietti. Sicuramente una destinazione da fare!

orvieto

Giorno 2: TODI, PASSIGNANO SUL TRASIMENO e CASTIGLIONE SUL LAGO

Ripartiti da Orvieto, ci siamo rimessi in marcia per Todi, a circa un’ora di strada. La cittadina è davvero carina ed è famosa per aver dato i natali a Jacopone, la cui tomba si trova nella Chiesa di San Fortunato.

Todi

Todi si riesce a girare in qualche ora, giusto in tempo per pranzare da Pane e Vino, un ristorante di cucina tipica umbra, dove ho preso un tagliere di formaggi tipici, un risotto con zucca gialla e ricotta salata e, per concludere, i famosi tozzetti umbri, biscotti secchi che vanno accompagnati con vinsanto o passito. Davvero buoni, dovete provarli!

todi-cibo

Dopo la pausa pranzo, siamo partiti alla volta di Passignano sul Trasimeno, uno dei borghi medievali più belli dell’Umbria, dove ho sostato per due notti, in uno splendido casale con vista sul lago. 

Un riposino al pomeriggio e poi via a visitare Passignano sul Trasimeno, dove passeggiare sul lungolago, per la pace dei sensi, e poi salire fino alla rocca, da cui si gode di una splendida vista sul Trasimeno (una delle più belle, dicono). Il paesino è piccolino, quindi lo abbiamo girato in poco tempo e poi abbiamo deciso di spostarci a Castiglione del Lago, da cui dista circa 20 minuti. Anche qui, lo spettacolo è bellissimo: un borgo medievale molto carino, dove ci siamo fermati a fare un aperitivo a base di salumi, spritz e vini locali. Poi a ninna, perché domani ci aspetta un’altra giornata intensa.

passignano sul trasimeno
castiglione del lago

Giorno 3: GUBBIO

Il terzo giorno è stata la volta di Gubbio, una cittadina medievale, ricca di bellezze naturali, panorami mozzafiato e tesori d’arte. Preparatevi perché c’è molto da camminare e fare tante scale, ma ne vale assolutamente la pena. 🙂

Per prima cosa, visitate la scenografica Piazza Grande, dove si ergono il Duomo, il Palazzo dei Consoli e il Palazzo Ducale. Affacciatevi dalla terrazza della piazza, perché già da lì la vista è bellissima.

gubbio

Proseguite visitando il Teatro Romano, una delle più affascinanti testimonianze dell’epoca romana nel territorio umbro, dove ancora oggi, d’estate, si tengono diversi eventi, come il Gubbio Summer Festival (nei mesi di luglio e agosto), dove vengono fatte rappresentazioni di musica classica, teatro e balletto.

Visitate tutti gli altri punti di interesse di Gubbio seguendo il percorso che è dettagliatamente illustrato per la cittadina. Per ultimo, se non soffrite di vertigini, salite con la funivia sul Monte Ingino (908m sul livello del mare), dove si trova la Basilica di Sant’Ubaldo. Da qui, la vista è spettacolare. Si vede l’Appennino umbro-marchigiano!

gubbio-alta

Da mangiare a Gubbio: la crescia (o torta al testo), una sorta di focaccia salata da gustare con affettati locali.

gubbio cibo crescia

Giorno 4: SPELLO e PERUGIA

Il quarto giorno della mia vacanza in Umbria ho visto una delle cittadine umbre che mi è piaciuta di più in assoluto: Spello. L’ho amata perché si snodava in stradine e vicoletti coloratissimi, grazie alla presenza di fiori, disseminati qua e là. Per questo, è anche conosciuta come la “città dei fiori”. Spello, è, infatti, famosa anche per le sue infiorate, composizioni floreali create ogni anno in occasione del Corpus Domini (tra maggio e giugno).

Da visitare anche le Mura Romane, le Torri di Properzio e la Chiesa di Santa Maria Maggiore, conosciuta per la Cappella Baglioni con il pavimento maiolicato di Deruta e gli affreschi del Pinturicchio.

Se vi rimane del tempo, visitate anche la Casa Romana, la chiesa di S. Andrea e la Chiesa di S. Lorenzo, con la sua suggestiva e particolare facciata.

spello

Riguardo invece a cosa mangiare a Spello, provate i piatti a base di ceci e cicerchia, specialità del luogo.

A poca distanza da Spello (26 km) si trova Perugia, il bellissimo capoluogo umbro, il cui centro storico è cinto dalle storiche mura cittadine difensive.

Se devo essere sincera, a questo giro non ho visitato Perugia, perché l’ho già visitata molte volte in passato durante l’Eurochocolate, che si svolge ogni anno a ottobre. Un’esperienza da fare, soprattutto se siete amanti del cioccolato! Mi sembrava, però, giusto inserirvi Perugia nel tour in Umbria, perché è una città che non si può non vedere. È troppo bella, suggestiva e ricca di storia. E probabilmente è necessario un giorno pieno per vederla.

Perdetevi per le vie del centro, fino ad arrivare alla famosa Fontana Maggiore, la Cattedrale di San Lorenzo e La Rocca Paolina.

Giorno 5: ASSISI

Il quinto giorno è arrivato il momento di visitare Assisi, una delle città più belle e caratteristiche dell’Umbria, che non ha bisogno di molte presentazioni. Se scegliete di fare una vacanza in Umbria, questa destinazione deve essere in cima alla lista.

Arroccata su una collina e invasa da centinaia di migliaia di visitatori ogni anno, la città è meta di pellegrinaggi, dato che è il luogo in cui nacquero San Francesco d’Assisi e Santa Chiara.

Tra le cose più importanti da visitare c’è sicuramente la Basilica di San Francesco d’Assisi, dove vi è una cripta con la tomba del santo e diversi lavori di artisti come Giotto, Cimabue, Lorenzetti, Simone Martini.

Devo prepararvi… le file per entrare sono infinite. Armatevi di pazienza e aspettate diligentemente in fila. 😀 Consiglio: andateci la mattina presto.

assisi

Altra opera da vedere è sicuramente la Chiesa di Santa Chiara, eretta dopo la morte della santa. E poi imperdibile il Tempio di Minerva, di cui lo stesso letterato tedesco Goethe rimase affascinato, per via della sua integrità e il suo perfetto stato di conservazione. A quanto pare, il tempio era dedicato ad Ercole, ma vi fu poi dato il nome di una statua di donna ritrovata al suo interno. Nel tempo, ebbe diverse funzioni: carcere, abitazione, botteghe, sede del consiglio cittadino, fino a divenire, nel Medioevo, una chiesa che prese il nome di Santa Maria sopra Minerva. 

Visitate anche Piazza del Comune, una delle più belle d’Italia, con il Palazzo Priori, la Torre del Popolo e la Fontana dei leoni.

Non dimenticate di vedere anche il Duomo di San Rufino, la chiesa più antica di Assisi, a differenza di quanto si possa pensare (la Basilica di San Francesco è, infatti, stata costruita dopo).

Nel Duomo di Assisi furono battezzati San Francesco e Santa Chiara, motivo per cui oggi è un importante luogo di culto francescano. La facciata è austera, con tre rosoni e tre portali, che la rendono il più bell’esempio di gotico-umbro.

Se le gambe vi assistono, salite fino alla Rocca Maggiore, dove godere di una bellissima vista su Assisi e dintorni. Potete scorgere anche la basilica di San Francesco in lontananza.

Cosa mangiare ad Assisi: sicuramente dovete provare gli umbricelli, un tipo di pasta tipica dell’umbria, olio locale e tartufo. Come dolci, provate il brustengolo, un dolce secco preparato con un impasto di farina, acqua, uvetta, pinoli, noci e nocciole e mele; la rocciata, una pasta finissima farcita con un ripieno di mele a dadini, noci, pinoli e uvetta (io ho preso la variante al cioccolato; la torta francescana, un dolce lievitato a base di uvetta, spesso servito con il vinsanto.

 
 
 
 
 
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Giorno 6: GIRO IN MONGOLFIERA e SPOLETO

Il sesto giorno inizia con un’esperienza diversa dal comune: un giro in mongolfiera sulle campagne di Assisi. Normalmente non lo avrei probabilmente fatto, vista la mia paura dell’aereo e di tutto ciò che sta sospeso in aria, ma è stato il mio regalo di compleanno per il mio compagno. Cosa non si fa per amore! 😀

Sveglia molto presto, perché alle ore 7 dobbiamo essere al punto di ritrovo per librarci in cielo. L’esperienza è magnifica, molto soft e meno terrificante del previsto. Anzi… penso che lo rifarei. Ti stacchi da terra che neanche te ne accorgi e, in un attimo, ti libri leggero su una distesa di verde, da cui puoi intravedere le principali cittadine umbre. Uno spettacolo, reso tale anche dall’alba appena sorta.

mongolfiera

Dopo un’ora di volo, sotto la guida esperta del comandante Peter, siamo atterrati nei pressi di Assisi. Da lì, rientro nel luogo di incontro, cioè la Cantina Dionigi, dove abbiamo fatto colazione con tipici prodotti umbri e una degustazione di vini locali della cantina (sì, alle 8,30 del mattino).

cantina umbra

Non è stato facile svegliarsi presto, ma poi è stato tutto bellissimo! Lo consiglio e, per questo, vi lascio il link al pacchetto mongolfiera + colazione + degustazione e visita in cantina che ho fatto io.

Terminata l’experience, dato che avevamo ancora tutto il giorno davanti, siamo andati a Spoleto.

Ad accoglierci è il Ponte delle Torri, così chiamato per via della presenza di due torri di avvistamento alle due estremità. Attualmente è chiuso, perché è stato danneggiato a seguito del terremoto del 2016, ma è comunque bello vederlo a distanza in tutta la sua maestosità, con le sue dieci arcate. Normalmente è percorribile sia a piedi che in auto, ed è famoso perché – dettaglio macabro – là sono avvenuti molti suicidi.

Passando a cose più allegre, Spoleto è conosciuta anche per essere uno dei luoghi in cui è stata girata la fiction Don Matteo, quindi, se siete appassionati di questa serie TV, apprezzerete ancora di più questa bella cittadina umbra.

Visitate il Duomo di Spoleto – Cattedrale di Santa Maria Assunta – edificato nel XII secolo al centro di una meravigliosa piazza in cui si affacciano il Palazzo Rancani, il Palazzo della Signoria, la Chiesetta di Santa Maria della Manna e il piccolo Teatro Caio Melisso.

Passate per l’Arco di Druso e Germanico, l’arco romano dedicato ai figli dell’imperatore Tiberio, che costituiva la porta di accesso monumentale al foro della città dalla via Flaminia. Si trova in prossimità del teatro romano e all’ingresso di Piazza del Mercato.

Ammirate anche la Basilica di San Salvatore, dichiarata nel 2011 Patrimonio Unesco, simbolo dell’architettura longobarda in Umbria.

Last but not least, da citare sono la Rocca Albornoziana, che domina dall’alto il centro storico di Spoleto, e la Fontana del Mascherone, nei pressi della rocca.

spoleto

Una curiosità su Spoleto: ogni anno si svolge il Festival dei Due Mondi, una storica manifestazione internazionale che abbraccia culture diverse attraverso la danza, la musica, l’arte e il teatro.

Giorno 7: RASIGLIA e CASCATA DELLE MARMORE

L’ultimo giorno della mia vacanza in Umbria, cominciamo a scendere verso sud, per essere poi più vicini all’imbarco per Napoli. La prima tappa del giorno non era prevista, ma ci è stata suggerita da un gruppo di ragazzi umbri conosciuti durante il giro in mongolfiera. Ancora li ringrazio! Perché mi hanno fatto scoprire Rasiglia, un incantevole borgo umbro, chiamato anche “la piccola Venezia dell’Umbria”. Già da questo potete intuire di cosa si tratti. 🙂 Un paesino immerso nella natura, caratterizzato da ruscelli, cascate, mulini e casette in pietra, che lo rendono un luogo magico e fiabesco.

rasiglia

Pensate, in questo paese vivono soltanto 40 persone, ma quando sono andata io (il 16 agosto), il posto era strapieno di turisti. Anche loro sono stati consigliati bene. 😀

Se andate in Umbria, NON perdetevi questo capolavoro, sia perché è diverso dalle altre cittadine umbre, sia perché è una gioia per gli occhi e per il cuore.

Per pranzo, sono andata in uno dei locali del luogo, un’azienda agricola che produceva formaggi e salumi, realizzando taglieri da consumare al momento con i prodotti da te scelti.

 
 
 
 
 
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Dopo pranzo, ci siamo mossi in direzione Terni, per visitare la Cascata delle Marmore, una delle cascate più alte d’Europa e più famose d’Italia.

Inutile dirvi la bellezza nel percorrere i diversi sentieri che si snodano attorno alla cascata, per ammirarla in tutta la sua forza. Uno spettacolo della natura.

cascata delle marmore

Il nome Marmore deriva dai sali di carbonato di calcio che si sedimentano sulle rocce della montagna, il cui riflesso della luce del sole li fa assomigliare a cristalli di marmo bianco.

Molto gettonato è il Balcone degli Innamorati, un terrazzino scavato all’interno della roccia calcarea, con una splendida vista sull’inizio della cascata, quando il fiume Velino si getta sul fiume Nera.

Vestitevi comodi e preparatevi a ricevere qualche spruzzata d’acqua. 🙂

Finito il tour, ritorno in camera per un riposo e una doccia, per poi cenare per l’ultima sera in Umbria, in quel di Terni.

L’indomani si riparte per Palermo, dopo aver fatto il pieno di bellezza, natura e relax.

Spero che il mio viaggio vi sia piaciuto e che prenoterete presto anche voi una vacanza in Umbria alla scoperta di tutti i bellissimi luoghi che vi ho mostrato.